Struttura del video e scelte del layout
Il video è diviso fondamentalmente in due parti:
- La prima parte comprende una breve introduzione iniziale e il video dell’esperimento, con
annessa una piccola presentazione dello strumento utilizzato e spiegazione del principio ottico
degli specchi ustori; - Nella seconda sezione del video sono presentati alcuni esempi di applicazione degli specchi
ustori nel corso della storia.
Le immagini scelte hanno come obiettivo quello di facilitare la comprensione della forma e del
principio di funzionamento degli specchi ustori, nonché il loro possibile impiego nella pratica. Si è
scelto l’utilizzo di uno strumento reperibile sul web in modo da rendere l’esperimento più facilmente ripetibile.
Contenuti esposti
Il video consiste in una breve introduzione e un filmato dell’esperimento con annessa una spiegazione teorica riguardante gli specchi ustori, ossia specchi che riflettono i raggi di una qualsiasi sorgente luminosa facendoli convergere in un punto antistante alla propria superficie chiamato fuoco o punto focale, nel quale viene concentrato anche il calore radiante emesso dalla fonte luminosa, facendo così innalzare la temperatura nel punto focale. Se viene posto un oggetto infiammabile in corrispondenza del fuoco dello specchio, ne deriva che l’alta temperatura concentrata in quel punto favorisce l’incendiamento dell’oggetto. Un qualsiasi specchio parabolico che abbia una concavità tale da favorire il concentramento dei raggi e del calore radiante nel fuoco dello specchio può essere utilizzato come specchio ustorio. Lo stesso effetto si può ottenere disponendo un certo numero di specchi piani in modo da emulare il principio di uno specchio concavo. L’esperimento presentato nel video fornisce l’immaginario pratico di quanto sostenuto nella teoria. Esso è di facile ripetibilità, purché si faccia attenzione a scegliere con cura i materiali da infiammare, il luogo di sperimentazione e a maneggiare con cautela sia lo specchio che gli oggetti infiammati, per evitare ustioni o incendi. Per la buona riuscita dell’esperimento si suggerisce di scegliere come sorgente luminosa il Sole, pertanto replicando l’esperimento in un giorno soleggiato intorno a mezzogiorno.
Aspetto sperimentale
Nell’esperimento viene presentato l’incendiamento di un pezzo di carta e di un bastoncino di legno tramite il concentramento del calore radiante del Sole su un punto di questi oggetti tramite l’ausilio di un accendino solare. I passaggi necessari per lo svolgimento dell’esperimento sono tre: - Ricerca e preparazione dei materiali: sono sufficienti uno specchio parabolico concavo e
materiali infiammabili, quali la carta o il legno; - Ricerca di una sorgente luminosa e posizionamento degli oggetti da accendere;
- Attendere che l’oggetto prenda fuoco e osservare.
L’esperimento può essere replicato con specchi parabolici concavi di qualsiasi dimensione o tramite sistemazione di più specchi piani in modo da ottenere lo stesso effetto. Nel video si è impiegato un accendino solare per la sua praticità e la facile reperibilità sul Web.
Sitografia
-Nautica Report
https://www.nauticareport.it/dettnews/report/gli_specchi_di_archimede_e_lassedio_di_siracusa-6-9391/
- Progetti.iisleviponti http://www.progetti.iisleviponti.it/Leonardo/html/ustori.html
-Laboratorio di comunicazione delle Scienze Fisiche – Università di Trento
https://fisicaperlascuola.wordpress.com/2018/05/18/specchi-ustori/