Struttura del video e scelte di layout:
Il video è suddiviso in tre parti da circa 1 minuto ciascuna:
- Nella prima parte viene preso in esame il più antico e ormai distrutto ponte della Regina;
- La seconda parte è dedicata al ponte Tarchì, costruito nei secoli successivi ma con evidenti origini romane;
- Nella terza e ultima parte vi è infine la descrizione del ponte di Attone, risalente all’epoca del romanico.
Ogni sezione è introdotta da un’immagine con titolo, mentre la descrizione dei ponti è accompagnata da foto e video significativi. La maggior parte delle immagini inserite sono scatti e riprese fatti dal vivo, che sono stati poi accompagnati dall’aggiunta di materiale trovato online.
Per ogni ponte, infine, si è scelto di dedicare una prima parte di descrizione al contesto storico e alle informazioni generali per poi passare ad una breve e semplice analisi più strettamente legata alla loro struttura architettonica. In questo modo può essere catturata l’attenzione sia dei visitatori più esperti nell’ambito architettonico, sia dei semplici turisti interessati ai siti.
Contenuti:
- Il ponte della Regina
Il ponte di Lemine, detto anche ponte della Regina, era un monumentale viadotto romano che attraversava il fiume Brembo nei pressi dell’attuale santuario della Madonna del Castello, ad Almenno san Salvatore. La data precisa della sua costruzione è sconosciuta, tuttavia sappiamo che risale probabilmente al primo secolo dopo cristo e sorgeva sul tratto di un importante via militare romana. Il ponte aveva dimensioni colossali: era lungo circa 180m, alto 25 e largo più di 4m. Oggi, sulla sponda di Almenno, sopravvivono soltanto i ruderi di un pilone e i resti di un arco caduto a terra; mentre sulla sponda opposta di Almè è visibile il basamento di un altro pilone, con l’arco caduto nel fiume. Nel corso della sua storia il ponte subì numerose modifiche e restaurazioni. Secondo una delle interpretazioni, il ponte era originariamente caratterizzato da 7 piloni, otto archi a tutto sesto con due raggiature diverse e due esili spalle laterali. Il ponte, già minato dai rifacimenti, crollò parzialmente nel 1493 a causa di un esondazione. Restarono in piedi solo le tre arcate centrali che cedettero quasi trecento anni dopo negli ultimi anni del settecento.
- Il ponte Tarchì
La presenza dei romani sul territorio del Lemine è testimoniata anche dal modesto ponte Tarchì, chiamato anche “ponte del diavolo” da una leggenda locale. è gettato sulla profonda erosione del torrente Tornago sotto il tempio di san Tome, circondato dalla vegetazione. nonostante i rifacimenti subiti nei secoli, il ponticello porta ancora un’impronta della sua origine romana. l’infrastruttura attuale infatti risalirebbe con ogni probabilità al XII secolo, tuttavia il ponte sarebbe in realtà sorto al posto di un’opera simile molto più antica, che originariamente doveva essere in legno, anch’essa facente parte del tratto della famosa arteria militare che conduceva alle Rezie in età imperiale. La struttura del ponte, interamente in pietra, oggi è parecchio nascosta dalla vegetazione, tuttavia è possibile intravedere un arco a perfetto semicerchio, con una maggior grossezza in prossimità della chiave centrale .
- Il ponte di Attone
Altro ponte di epoca romanica risalente circa al X secolo è il ponte di Attone: è situato nel punto in cui il torrente Imagna si immette nel fiume Brembo, nei pressi dell’attuale Clanezzo. Venne fatto costruire per conto del conte di Lecco Attone di Guiberto ed era fondamentale perché si trattava dell’unico modo per raggiungere i territori della media Val Brembana . Durante il Medioevo in questa regione sorsero infatti diverse fortificazioni, anche perché l’area era costantemente ambita da Guelfi e Ghibellini. il ponte ha una struttura in pietra ad arcata unica con due spalle ben ancorate alle rocce degli argini. La struttura si è mantenuta in buone condizioni, tant’è che nella parte centrale si notano ancora i pilastri a foggia di merli che un tempo sorreggevano i cancelli che chiudevano il passaggio.
Bibliografia:
- Paolo Manzoni; Romanico, Gotico e Rinascimento ad Almenno: guida dialogata; 2004
- Paolo Manzoni; Lemine: dalle origini al XVII secolo; 1988
- Bortolo Belotti; Storia di Bergamo e dei Bergamaschi; 1989
Sitografia:
- bergamodascoprire.it: https://www.bergamodascoprire.it/2020/03/05/il-ponte-della-regina-lanima-di-almenno-nascosta-e-dimenticata/?utm_campaign=shareaholic&utm_medium=facebook&utm_source=socialnetwok
- Ponte di Lemine – Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Lemine
- Lombardiabeniculturali.it: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/RL560-00104/