“Un filo di seta” di Maria Luisa Ghianda

Struttura del video e scelte di layout:

Il video di compone di tre parti:

  1. Introduzione del romanzo e breve riassunto della trama;
  2. Descrizione dell’ambientazione (integrata con breve lettura di un passo);
  3. Consiglio per la lettura e conclusione.

Nel video sono presenti molte immagini e a una breve lettura

Contenuti esposti:

  • Il video si propone di presentare il libro “Un filo di seta” della storica dell’Arte Maria Luisa Ghianda.
    Questo breve romanzo (sono una settantina/ottantina di pagine) ha come protagonista uno studente bergamasco Guido Moroni che, mentre sta analizzando la veste della statua di San Rocco proveniente dall’ex convento di San Nicola ad Almenno San Salvatore, fa una scoperta sensazionale: sulla veste è presente un ricamo che dice “Per grazia ricevuta, guariti dalla peste Lucia e Lorenzo Tramaglino che filò questa seta AD 1632”.
  • Nel libro, nato dall’immaginazione della scrittrice si alternano capitoli in cui la narrazione si concentra sullo studente bergamasco e capitoli, molto brevi, in cui il protagonista è il flusso di pensieri di Renzo o estratti del romanzo manzoniano “I Promessi Sposi”.
  • L’aspetto più suggestivo è l’ambientazione, ovvero la chiesa di Santa Maria della Consolazione detta di San Nicola e l’ex convento antistante, ora adibito a ristorante.
    Infatti, all’interno del romanzo sono presenti vivide descrizioni di tutto ciò che i personaggi vedono, sentono o toccano, creando così una situazione in cui ci si sente immersi nella narrazione. Ad esempio, quando Guido, una volta entrato nella chiesa, la sua attenzione viene catturata dal soffitto della chiesa (lettura pag.46): con questo metodo narrativo si viene come “catapultati” in un’altra dimensione piena di storia e arte.
    Come risultato di queste descrizioni, durante tutto il romanzo si rimane con il fiato sospeso davanti alla grandezza di questi antichi edifici.
  • Consiglio questo libro a tutti coloro che vogliono scoprire meglio le bellezze non molto conosciute del nostro territorio
  • Per maggior informazioni riguardo a questa chiesa o ad altre piccole perle presenti su questo territorio, consiglio di visitare il sito web della fondazione Lemine: https://www.fondazionelemine.eu/